Sulla piazza principale si affaccia la chiesa di San Giovanni Battista, la parrocchiale, costruita alla fine del XVI secolo e terminata nel 1601 per volontà dell'abate Ascanio Mazza. La chiesa è collocata in posizione dominante su una scalinata, sulla quale sono situati due rocchi di colonne con base modanata, provenienti probabilmente da un tempio romano. Sulla facciata è inserito un frammento in pietra, raffigurante un busto di giovane uomo incoronato con serto di fiori, un raro esempio di scultura duecentesca. All'interno della chiesa possiamo ammirare dei tesori che in origine si trovavano nel monastero di San Salvatore. Si tratta dei resti dell'ambone, raffiguranti i simboli degli Evangelisti, e della scultura lignea della fine del 1200, raffigurante la Madonna col Bambino, in particolare un a "Madonna Regina", che, ancora impregnata di una classicità tutta bizantina, sprigiona un singolare fascino per grazia e delicatezza di sentimenti. Le due figure si distinguono per la solidità e per una certa tendenza all'allungamento, attenuata però e completata da una notevole cura nel delineare con estrema delicatezza la fisionomia dei volti. Sulla parete destra, si trova la pala d'altare raffigurante la transazione della Santa Casa a Loreto, composta da mattonelle in ceramica; essa presenta l'iscrizione F.G. de C.P. 1647, (Francesco Grue de Castelli pinxit 1647). La pala d'altare è contornata da una cornice, anch'essa in ceramica, risalente alla stessa epoca. Sempre sulla parete destra si trova la pala d'altare raffigurante il martirio di S. Mattia, datato 1620 e firmato "B.M.Flõ – F.", contornata da una cornice realizzata da Arbace Rosa e Pierino Gizzi raffigurante immagini di santi.
Sull'altare di S. Eusanio è collocato un reliquiario del santo in legno policromo e dorato, di buona fattura e ben conservato. Ai lati sono collocate deu targhe in maiolica, attribuite a Silvio De Martinis e datate 1765, raffiguranti rispettivamente la Madonna di Loreto e S. Eusanio che placa una tempesta, due ex- voto, dalla delicata e raffinata policromia, sia nelle scene centrali che nella decorazione delle cornici.